lunedì 1 dicembre 2008

01 dicembre Giornata mondiale contro l'AIDS



Visto il mio interesse in campo medico e la mia sensibilità riguardo questo argomento, ho deciso di postare poche righe su questa tremenda malattia.
















La Sindrome da immunodeficienza acquisita, altrimenti nota come Aids, rappresenta lo stadio clinico terminale dell’infezione da parte del virus dell’immunodeficienza umana (Hiv).
L’Hiv è un virus a Rna che appartiene a una particolare famiglia virale, quella dei retrovirus, dotata di un meccanismo replicativo assolutamente unico. Grazie a uno specifico enzima, la trascrittasi inversa, i retrovirus sono in grado di trasformare il proprio patrimonio genetico a Rna in un doppio filamento di Dna. Questo va inserirsi nel Dna della cellula infettata (detta "cellula ospite") e da lì dirige di fatto la produzione di nuove particelle virali.
Nel caso specifico dell'Hiv, le cellule bersaglio sono particolari cellule del sistema immunitario, i linfociti T di tipo CD4, fondamentali nella risposta adattativa contro svariati tipi di agenti patogeni. L'infezione da Hiv provoca quindi un indebolimento progressivo del sistema immunitario (immunodepressione), aumentando il rischio di infezioni e malattie – più o meno gravi - da parte di virus, batteri, protozoi e funghi, potenzialmente letali alla lunga distanza, e che in condizioni normali potrebbero essere curate più facilmente.
Dopo essere entrata in contatto con l'Hiv, una persona può diventare sieropositiva e cominciare così a produrre anticorpi diretti specificamente contro il virus, dosabili nel sangue. La sieropositività implica che l'infezione è in atto e che è dunque possibile trasmettere il virus ad altre persone. La comparsa degli anticorpi, però, non è immediata. Il tempo che intercorre tra il momento del contagio e la comparsa nel sangue degli anticorpi contro l'Hiv è detto “periodo finestra” e dura mediamente 4-6 settimane, ma può estendersi anche fino a 6 mesi. Durante questo periodo, anche se la persona risulta sieronegativa è comunque in grado di trasmettere l'infezione.
Da sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia. Sottoporsi al test della ricerca degli anticorpi anti-Hiv è, quindi, l’unico modo di scoprire l’infezione.
Il periodo di incubazione può durare anche diversi anni, fino a quando la malattia non diventa clinicamente conclamata a causa dell'insorgenza di una o più infezioni cosiddette "opportunistiche". A provocarle sono agenti patogeni che normalmente non riescono a infettare le persone sane, ma soltanto persone con un sistema immunitario fortemente compromesso.
Nella fase conclamata dell'Aids si possono sviluppare diverse forme di tumore, soprattutto linfomi e sarcoma di Kaposi.
Vie di trasmissione
Esistono tre diverse modalità di trasmissione dell’Hiv: per via ematica, per via sessuale e per via materno-fetale.
La trasmissione per via ematica avviene con stretto e diretto contatto fra ferite aperte e sanguinanti e scambio di siringhe con un sieropositivo. Durante le prime fasi dell’epidemia, quando erano minori anche l conoscenze sui sistemi di diffusione del virus, diverse persone sono state contagiate dall'Hiv in seguito a trasfusioni di sangue o alla somministrazione di suoi derivati. A partire dal 1985 questo tipo di trasmissione dell'infezione è stato praticamente eliminato, grazie a un maggiore controllo delle unità di sangue, al trattamento con calore degli emoderivati e alla selezione dei donatori, ma anche a un minor ricorso a trasfusioni inutili e ad un maggiore utilizzo dell’autotrasfusione.
La trasmissione attraverso il sangue rappresenta, invece, la principale modalità di contagio responsabile della diffusione dell’infezione nella popolazione dedita all’uso di droga per via endovenosa. L’infezione avviene a causa della pratica, diffusa tra i tossicodipendenti, di scambio della siringa contenente sangue infetto. Possono essere infatti veicolo di trasmissione dell’Hiv anche aghi usati, e in questo senso sarebbe opportuno sottoporsi ad agopuntura, mesoterapia, tatuaggi e piercing utilizzando aghi monouso e sterili. Con la stessa modalità è possibile la trasmissione sia dell’Hiv che di altri virus tra i quali quelli responsabili dell’epatite B e C, infezioni anch’esse molto diffuse tra i tossicodipendenti.
La trasmissione sessuale è nel mondo la modalità di trasmissione più diffusa dell’infezione da Hiv. I rapporti sessuali, sia eterosessuali che omosessuali, non protetti dal profilattico possono essere causa di trasmissione dell’infezione. Trasmissione che avviene attraverso il contatto tra liquidi biologici infetti (secrezioni vaginali, liquido pre-eiaculatorio, sperma, sangue) e mucose durante i rapporti sessuali. La trasmissione è possibile anche se le mucose sono integre.
I rapporti sessuali non protetti possono essere causa di trasmissione non solo dell’Hiv. Esistono, infatti, oltre 30 malattie sessualmente trasmissibili.

Hiv e gravidanza
La trasmissione da madre a figlio, o verticale, può avvenire durante la gravidanza, durante il parto, o con l’allattamento. Il rischio per una donna sieropositiva di trasmettere l’infezione al feto è circa il 20%. Oggi è possibile ridurlo al di sotto del 4% somministrando zidovudina (Azt, primo farmaco usato contro l’Hiv) alla madre durante la gravidanza e al neonato per le prime sei settimane di vita. Per stabilire se è avvenuto il contagio il bambino deve essere sottoposto a controlli in strutture specializzate per almeno i primi due anni di vita. Tutti i bambini nascono con gli anticorpi materni. Per questa ragione, il test Hiv effettuato sul sangue di un bambino nato da una donna sieropositiva risulta sempre positivo. Anche se il bambino non ha contratto l’Hiv, gli anticorpi materni possono rimanere nel sangue fino al diciottesimo mese di vita, al più tardi entro i due anni. Il bambino viene sottoposto a test supplementari per verificare se è veramente portatore del virus o se ha ricevuto solo gli anticorpi materni.

Strategie di prevenzione
Poche semplici precauzioni possono ridurre, o addirittura annullare, il rischio di infezione da Hiv. Per evitare la trasmissione dell’infezione per via ematica:

  • evitare l’uso in comune di siringhe e aghi per l’iniezione di droghe
  • non sottoporsi ad agopuntura, mesoterapia, tatuaggi e piercing se gli aghi utilizzati non sono monouso o non sono stati sterilizzati
  • per gli operatori sanitari, fare attenzione nel maneggiare e utilizzare aghi e altri oggetti taglienti
  • per i medici, incoraggiare l’uso di autotrasfusioni e conformarsi in maniera rigida alle indicazioni per le trasfusioni di sangue: le donazioni di sangue vanno sempre sottoposte al test per l'Hiv, né devono donare sangue, plasma, sperma, organi per trapianti, tessuti o cellule le persone che abbiano avuto comportamenti a rischio.

Per evitare la trasmissione dell’infezione per via ematica sessuale:

  • avere rapporti sessuali mutuamente monogamici con un partner che non sia infetto
  • eventualmente, astenersi dai rapporti sessuali
  • nel caso di rapporti occasionali (vaginali, orogenitali o anali), utilizzare il profilattico.

L’uso corretto del profilattico può infatti annullare il rischio di infezione durante ogni tipo di rapporto sessuale con ogni partner. Nei rapporti sessuali il preservativo è l'unica reale barriera protettiva per difendersi dall'Hiv. Anche un solo rapporto sessuale non protetto potrebbe essere causa di contagio.


Come non si trasmette il virus
Il virus non si trasmette attraverso:

  • strette di mano, abbracci, vestiti
  • baci, saliva, morsi, graffi, tosse, lacrime, sudore, muco, urina e feci
  • bicchieri, posate, piatti, asciugamani e lenzuola
  • punture di insetti
Il virus non si trasmette frequentando:
  • palestra, piscina, docce, saune e gabinetti
  • scuole, asili e luoghi di lavoro
  • ristoranti, bar, cinema e locali pubblici
  • mezzi di trasporto.
Il test dell'Hiv
Per sapere se si è stati contagiati dall’Hiv, è sufficiente sottoporsi al test specifico per la ricerca degli anticorpi anti-Hiv che si effettua attraverso un normale prelievo di sangue. Il test anti-Hiv è in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l’organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus. Se si sono avuti comportamenti a rischio è bene effettuare il test al termine del sesto mese dall’ultimo rischio di contagio (periodo finestra), poiché gli anticorpi anti-Hiv possono presentarsi anche entro sei mesi di distanza dall’esposizione al contagio.Bisogna tenere presente che durante il cosiddetto “periodo finestra” (periodo di tempo che va dal momento del contagio a quello della comparsa degli anticorpi) è comunque possibile trasmettere il virus pur non risultando positivi al test.
La Legge italiana (135 del giugno 1990) garantisce che il test sia effettuato solo con il consenso della persona. Il test non è obbligatorio, ma se si sono avuti comportamenti a rischio sarebbe opportuno effettuarlo.Per eseguire il test, nella maggior parte dei servizi sanitari, non serve ricetta medica, è gratuito e anonimo. Sapere precocemente di essere sieropositivi al test dell’Hiv consente di effettuare tempestivamente la terapia farmacologica che permette oggi di migliorare la qualità di vita e vivere più a lungo.
Le terapie
Oggi i medici propongono la terapia Haart (Higly Active Anti-Retroviral Therapy) contro l'infezione da Hiv alle persone sieropositive, sulla base dei cosiddetti "valori" dei linfociti CD4 (cellule del sistema immunitario) e della carica virale (numero di particelle di Hiv nel sangue) che misura la velocità di replicazione dell'infezione.
La terapia è in genere composta da più farmaci antiretrovirali che permettono di ridurre la carica virale e migliorare la situazione immunitaria.
A causa della forte tendenza dell'Hiv a mutare (la trascrittasi inversa è un enzima che spontaneamente introduce degli errori nel genoma virale), è necessario non soltanto trovare farmaci sempre nuovi, ma anche adottare delle terapie combinate. In questo modo si cerca di ridurre al minimo o quantomeno di ritardare l'insorgenza di ceppi virali multiresistenti.
Nei Paesi occidentali i successi terapeutici contro l'Aids sono in gran parte dovuti ai risultati ottenuti dalla ricerca scientifica che ha consentito di individuare farmaci dotati di potente attività antivirale.
Occorre tuttavia tenere ben presente che le attuali strategie terapeutiche non consentono la guarigione dall'infezione ma permettono di tenerla sotto controllo. È quindi essenziale individuare nuove strategie terapeutiche con meccanismi di azione diversi da quelli di cui oggi disponiamo.

La Giornata mondiale contro l'AIDS, indetta ogni anno il 1°dicembre
, è dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato il 1º dicembre 1981. Da allora l'AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi. Per quanto in tempi recenti l'accesso alle terapie e ai farmaci antiretrovirali sia migliorato in molte regioni del mondo, l'epidemia di AIDS ha mietuto circa 3,1 milioni di vittime nel corso del 2005 (le stime si situano tra 2,9 e 3,3 milioni), oltre la metà delle quali (570.000) erano bambini.
L'idea di una Giornata mondiale contro l'AIDS ha avuto origine al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell'AIDS del 1988
ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali, associazioni di tutto il mondo.

venerdì 31 ottobre 2008

MANIFESTAZIONE NAZIONALE - ROMA - 30 OTTOBRE 2008

Dopo le corse all'ultimo momento per poter trovare un posto in uno dei tanti autobus, ci sono riuscita, e sono andata a manifestare!!! Una marea di persone, mai vista così tanta gente tutta insieme... e tutti per difendere la scuola pubblica dalla distruzione!!!
Dicono che eravamo un milione... dati della questura... ma visto che anche la questura tende a "tagliare", figuriamoci quanti eravamo in realtà!!!

I sindacati toscani della scuola avevano annunciato che in 15.000 sarebbero arrivati a Roma per la giornata di mobilitazione in difesa della scuola pubblica contro i decreti Gelmini e Brunetta, avevano sbagliato a Roma sono arrivati in 25.000 con 236 pulman, un treno da Pisa, in auto autorganizzate e pieno carico, sui treni normali con posti prenotati da tempo. Lavoratori della suola, dell'università e della ricerca, giovani studenti, madri e padri che ben volentieri hanno accompagnato i figli minorenni le cui prenotazioni non venivano accettare. I pulman dei Toscani sono confluiti all'Anagnina, non arriveranno mai a Piazza del Popolo, e nei parcheggi è in corso un'altra manifestazione. Coloro che sono arrivati a Termini si sono divisi fra il corteo principale e un secondo corteo lungo via Nazionale resosi necessario perché il primo non poteva contenere tutti i partecipanti.
“La mobilitazione di oggi a Roma è l’ennesima dimostrazione di quanto il mondo della scuola non accetti il decreto Gelmini, che porta avanti tagli indiscriminati senza avere una vera idea di riforma del sistema scolastico. L’approvazione definitiva di ieri è stato un altro schiaffo alla scuola italiana e alla mobilitazione di studenti, docenti e genitori che hanno dimostrato di far parte di un movimento maturo che tiene all’istruzione e alla sua qualità, cose che Berlusconi e Tremonti intendono soprattutto tagliare”. >>




Io ho aderito al corteo degli universitari che si è diretto verso il Ministero della Pubblica Istruzione... non c'era spazio per tutti... e allora la trovata geniale: "circondiamolo"!!!
-->>Il ministero dell'Istruzione è assediato, la marea dei ragazzi si espande e gira tutto intorno a quel brutto palazzo anni Venti. Arrivano e lo circondano, una trovata ma anche una necessità, tutti davanti all'ingresso di viale Trastevere non ci si sta e allora "Circondiamo il ministero" cantano tutti in coro e dalle finestre dell'ospedale "Nuovo Regina Margherita", lì accanto, sono applausi. C'è ancora gente in piazza Venezia, piazza Esedra si è appena svuotata, non si svuotano le strade verso piazza del Popolo occupate da chi in piazza non ci arriverà perché non si cammina.
Alla Magliana improvvisano un corteo quelli che vengono da fuori e non riescono a raggiungere il centro, stessa sorte per a un centinaio di pullman fermi sul raccordo. A dare i numeri non sempre si fa bene ma i sindacati ci provano: un milione in piazza contro la riforma della scuola e le politiche del governo.
A Roma è andata così. All'indomani del via libera del Senato al dl Gelmini, e della protesta in piazza Navona interrotta da un'aggressione di estremisti di destra, lo sciopero generale della scuola indetto da Flc-Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals e Gilda porta in piazza una marea umana fuori misura. Il percorso prestabilito ci mette poco a esplodere. la folla si divide in più rivoli, conquista strade non previste e più capienti. La mobilitazione è imponente e mette insieme le tante anime di questa protesta, sindacati e scuole, universitari e docenti, ricercatori, precari.
E tante donne. In piazza ce ne sono migliaia, sono i soggetti più colpiti da ciò che potrà accadere fra i banchi perché sono maestre e sono mamme e se dicono "i nostri ragazzi" parlano con la stessa preoccupazione dei figli loro e di quelli acquisiti. Sono tante e sono arrabbiate, sfilano con i palloncini dei sindacati o gli striscioni fatti in casa, gli slogan contro la riforma ("Scuole razziste non ne vogliamo / lo diciamo piano / e in italiano") e quelli che sanno di vita quotidiana, "Ma non era meglio se pagavo l'Ici?" o "Addio al tempo pieno", il santino della Gelmini sulla giacca, la foto del ministro e la scritta "Beata ignoranza", e quelle che si portano i figli piccoli col cartello "Bambino strumentalizzato". Ci stanno loro in testa al corteo, con i leader sindacali di settore e nazionali e quelli del centrosinistra, da Veltroni e Fioroni, Mussi, Bindi, Ferrero, Di Pietro.

La piazza, anzi le piazze però sono dei giovani e giovanissimi. Da ogni angolo è un flusso continuo che non si arresta, arrivano a drappelli dalla Stazione Termini o dalle uscite della metropolitana, ci sono gli striscioni con i nomi delle scuole, ballano con le note della Banda musicale della città di Falerna che spazia dallo zumpappero a Fratelli d'Italia, con Caparezza, Bob Marley e Assalti frontali e simili. Passano e la gente si affaccia alle finestre e batte le mani, una signora non ha di meglio allora sventola una giacca rossa. Le scuole riempiono la piazza, vengono anche da fuori, "Latina c'è. La Gelmini ce fa."





L'Esedra è stracolma, la testa della manifestazione è già entrata in piazza del Popolo quando il corteo della Sapienza sbuca da piazza Indipendenza. In testa il camion con musica e megafono, i fumogeni verdi e le grida, "Gelmini, adesso la protesta la capisci o anche oggi vai dal parrucchiere?". Inutile cercare di seguire il percorso stabilito, un troncone di almeno centomila persone si stacca e inforca via Cavour, arriva a Piazza Venezia, all'Altare della Patria. "Il 4 novembre qui si celebrerà l'ennesimo omaggio ai militari, ma invece di tagliare la scuola dovrebbero tagliare le cosiddette missioni di pace". Poi verso Trastevere, obiettivo il ministero. "La cultura vi fa paura / l'ignoranza è la vostra maggioranza". "C'è un intero paese che insorge" grida Epifani dall'altra parte, dal palco di piazza del Popolo, ed è un boato. Il leader della Cgil la definisce "una giornata memorabile non solo per la scuola ma per la nostra democrazia, per il futuro del paese, per i nostri giovani". A loro dice "non vi pentirete di stare con noi, qui c'è la maggioranza del paese che non si rassegna". Invoca "un confronto con i sindacati, le famiglie e gli enti locali" il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, perché "un confronto con l'esecutivo non c'è mai stato". E il leader della Uil, Luigi Angeletti, insiste sulla necessità di "evitare qualsiasi strumentalizzazione".
Il traffico di Roma è impazzito ma i ragazzi l'avevano detto, "Se ci bloccano il futuro / noi blocchiamo la città". E così è stato. Sono passate le 14 e davanti al ministero dell'Istruzione c'è ancora un nutrito drappello di irriducibili. Qualcuno tira uova contro i poliziotti ma nessuno si scompone. Pacifici e agguerriti com'erano arrivati, si organizzano per andarsene. "Ora verso Ostiense e Piramide". Il camion riparte, il megafono si riaccende, riecco le parole d'ordine "No alle provocazioni fasciste. I loro manganelli sono solidi, ma la nostra Onda è liquida. E, come l'acqua, nessuno la può fermare".

(la Repubblica)



lunedì 27 ottobre 2008

DOVE CI PORTERA' QUESTA LEGGE???

Il consiglio di amministrazione dell’ateneo fiorentino, dopo aver redatto un documento che ribadisce le pesanti conseguenze dell’applicazione della legge 133, ha deliberato il rinvio dell'assunzione di 46 ricercatori e di 1 professore associato, già prevista per il prossimo primo novembre in base a programmazioni precedenti, "in considerazione della mancanza di un quadro finanziario di riferimento certo - recita la delibera - fino all'accertamento della copertura finanziaria".
Il senato accademico e il consiglio di amministrazione dell'ateneo fiorentino, riunitisi il 24 ottobre in seduta congiunta, hanno approvato all'unanimità la seguente mozione:
"In considerazione dello stato di agitazione in atto nell'ateneo, legato alla applicazione della legge 133 del 2008, che, insieme ad altri recenti provvedimenti, comporta effetti pesantissimi sul sistema universitario, ribadiamo le gravissime preoccupazioni già espresse nei documenti in precedenza approvati, anche in considerazione del fatto che i suddetti provvedimenti rischiano di vanificare le azioni di razionalizzazione finanziaria e organizzativa impostata, e su cui da tempo è stata sollecitata l'attenzione del Governo e del Ministero”.
“Sosteniamo le azioni e il dibattito responsabilmente avviati tra studenti e docenti, che garantiscono insieme lo spazio per la discussione e lo svolgimento delle attività didattiche e di ricerca;
esprimono la più netta contrarietà ai ventilati interventi delle forze di polizia, al momento assolutamente non giustificati; sottolineano la necessità di aprire un serio tavolo di confronto istituzionale per definire una riforma organica e condivisa dell'Università”.
Il documento sottolinea l'importanza dell'autorevole presa di posizione del Presidente della Repubblica a favore del dialogo fra istituzioni e forze sociali e ricorda che la forte riduzione del fondo di finanziamento ordinario e il drastico congelamento del turn over provocheranno il rapido impoverimento della didattica, della ricerca e dei servizi amministrativi.





http://www.unifi.it/mod-MDNotizie-master-action-view-bid-2015.html

domenica 26 ottobre 2008

VERGOGNA!!!

Mi ero promessa di non scrivere in qst blog di argomenti che riguardassero in qlc modo la politica... ma adesso basta... dopo una serie di discussioni e confronti con persone che non riescono a capire il punto di vista dei manifestanti mi sono veramente scocciata!!!
Siamo tutti al corrente delle manifestazioni e proteste delle università per non parlare delle scuole elementari, medie e superiori... bene... siamo tutti al corrente anche dei motivi che le hanno scatenate e non mi dilungo a rispiegarli...
Mi sembra opportuno citare le parole della grande Margherita Hack che ha tenuto una lezione in piazza della Signoria a Firenze davanti a duemila persone... Ovviamente è dalla parte degli studenti e docenti che protestano... e questo mi solleva... essere appoggiati anche da una mente illustre come lei non è da poco!!!
«Questa è un’occasione terribile per il nostro Paese. Siamo alla falsa democrazia, perchè la riforma è stata fatta con un decreto legge, che non è passato per il Parlamento e non è stato discusso con chi lavora a scuola o nell’università». La Hack spera che la mobilitazione di tanti giovani «apra gli occhi di chi ancora approva questo governo vergognoso, di arroganti e ignoranti».Perchè ha decretato «la morte della ricerca e dell’università» in un paese dove «i finanziamenti sono già la metà rispetto altri Paesi europei». «Saremo un bel popolo di ignoranti, diventeremo un Paese in via di sottosviluppo».
Non serve dire altro...
Anzi, un'ultima cosa riguardo le affermazioni del nostro "caro" Presidente del Consiglio... parole agghiaccianti riguardo l'intervento della polizia negli Atenei per "stanare" gli occupanti vergognosamente enunciate e ritrattate il giorno seguente... Questo è quello che dice il nostro caro premier a migliaia di studenti che stanno esprimendo la loro contrarietà verso una legge assurda e contestabilissima! COMPLIMENTI!
Ma non ci spaventa... anzi quello spaventato sembra proprio lui... arrivare a minacciare l'intervento delle forze dell'ordine... ridicolo... solo per far credere al suo elettorato della sua volontà di mantenere un qualche ordine che proprio il suo governo non sta permettendo che ci sia... ripeto: RIDICOLO!!! Rabbrividisco a sentire tali affermazioni... ma non è tutto... avete letto quanto ha detto Cossiga??? Si è lasciato andare a dichiarazioni davvero preoccupanti. Ha consigliato al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Interni un sistema per porre fine alle proteste degli studenti che manifestano contro la riforma Gelmini. Il metodo di Cossiga prevede anche un ampio consenso dell’opinione pubblica.
Il sistema è di facile attuazione: picchiare brutalmente tutti i manifestanti!!! Ovviamente dopo aver ottenuto il consenso popolare con metodi subdoli. GIUSTO no?!?

Vi riporto parte dell’intervista:

Cossiga: “Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interno.
(--->Si riferisce all'assassinio di “Giorgiana Masi?” La ragazza che nel 1977 manifestava in occasione dell’anniversario della vittoria del referendum sul divorzio e che fu uccisa da un proiettile vagante probabilmente sparato dalla polizia sul lungotevere a Roma, e su cui il ministro dell’Interno Francesco Cossiga nego’ in Parlamento che la Polizia avesse sparato, nonostante foto e testimonianze inequivocabili….<---)
In primo luogo, lasciare perdere gli studenti dei licei, perché pensi a cosa succederebbe se un ragazzino rimanesse ucciso o gravemente ferito…”

Giornalista: “Gli universitari, invece?”

Cossiga: “Lasciarli fare. Ritirare le forze di Polizia dalle strade e dalle Università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città“.
(--->Quello che è ritratto nelle fotografie di quella manifestazione dove è rimasta uccisa Giorgiana Masi? Quello con la maglia a strisce?” [poliziotto armato infiltrato che fomentava i disordini e fu identificato con nome e cognome]<---)

Giornalista: “Dopo di che?”

Cossiga: “Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di Polizia e Carabinieri”.

Giornalista: “Nel senso che…”

Cossiga: “Nel senso che le forze dell’ordine non dovrebbero avere pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli e picchiare anche quei docenti che li fomentano“.

Giornalista: “Anche i docenti?”

Cossiga: “Soprattutto i docenti”.

Giornalista: “Presidente, il suo è un paradosso, no?”

Cossiga: “Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì. Si rende conto della gravità di quello che sta succedendo? Ci sono insegnanti che indottrinano i bambini e li portano in piazza: un atteggiamento criminale!”

Giornalista: “E lei si rende conto di quel che direbbero in Europa dopo una cura del genere? In Italia torna il fascismo, direbbero”.

Cossiga: “Balle, questa è la ricetta democratica: spegnere la fiamma prima che divampi l’incendio”.

Giornalista: “Quale incendio?”

Cossiga: “Non esagero, credo davvero che il terrorismo tornerà a insanguinare le strade di questo Paese”.

Queste frasi sono agghiaccianti e si commentano da sole.
Cossiga parla di infiltrazione di agenti provocatori nel movimento studentesco per fargli commettere atti di pura violenza criminal-terroristica per poi poter accusare di tali misfatti gli studenti. Evidentemente lui è molto pratico di queste cose!
Se poi Berlusconi e Maroni volessero far proprie queste indicazioni, sappiano che non si tratta di un rigurgito di Fascismo, bensì di una “ricetta democratica”. A pensarci bene, infatti, in quale altro Paese veramente democratico non farebbero come ha proposto Cossiga!?
VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA e ripeto VERGOGNA

martedì 26 agosto 2008

... PER NON DIMENTICARE...

Certo che a volte la vita è davvero crudele... Ti mette di fronte a delle situazioni che hanno un qualcosa di surreale... tali che stenti a credere che un qualcosa sia successo davvero. Come quando ti porta via un AMICO... un ragazzo di 21 anni... solare e pieno di vita... stroncato da un incidente stradale... troppo giovane... non doveva andarsene così... non ora... non così presto... non se lo meritava... E tu non ci credi, non riesci a crederci, non vuoi crederci... Quello stesso ragazzo per cui hai preso la tua prima cotta, a cui hai dato il tuo primo bacio... ora non c'è più... no, non è possibile... non riesci nemmeno a controllare la rubrica del tuo cellulare per paura di ritrovarti davanti il suo nome con il suo numero, sapendo che se proverai a chiamare non ti risponderà più nessuno...
Non può essere vero... E' triste pensare che ora, quando ti farai un giro, non lo vedrai più su quel suo motorino, non lo potrai più salutare, non potrai più vedere quel sorriso... Anche se ormai erano anni che non ci parlavamo più come prima, ricorderò sempre la sua voglia di vivere, di divertirsi così come me lo farà ricordare quella maglietta al campo sportivo a simboleggiare la sua passione per il calcio...
La cosa più bella, in così tanto dolore, è sapere che lui vive ancora... nel ricordo di tutti gli amici...
Nessuno mai lo dimenticherà!!!
Molto emozionante e toccante è stato il momento in cui i Nomadi, al loro concerto, gli hanno dedicato una canzone da parte dei suoi amici più stretti... sembrava scritta per lui, a descrivere ciò che era successo...

Canzone per un amico
Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva;
la dolce estate era già cominciata, vicino lui sorrideva.
Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava.
Non lo sapevi che c'era la morte, quel giorno che ti aspettava?
Non lo sapevi che c'era la morte? Quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano.
Non lo sapevi, ma cosa hai sentito quando la strada è impazzita,
quando la macchina è uscita di lato e sopra un'altra è finita?
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha ucciso,
quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita?
Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte:
sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte.
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire.
Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi.
MARIO... hai lasciato un grande vuoto in molti
ma il tuo ricordo lo colmerà e tu vivrai in questo ricordo!!!
Ti voglio bene!!

mercoledì 16 luglio 2008




a volte vorresti essere una farfalla...


... sbattere le ali... e volare via da una realtà che non ti piace!!!
...VOGLIO VOLARE VIA...



domenica 6 luglio 2008

。+゚☆゚+。ღ...нo cεяcαто dі εѕѕεяε 1000 cоѕε...ღ。+゚☆゚+。

Ho cercato di essere 1000 cose, ho provato ad indossare 1000 maschere diverse… per essere all'altezza di tutto e di tutti.. per non sentirmi mai criticata.. per non vedermi mai un dito puntato contro.. ho giocato a fare la dura..a fare la stronza.. ad essere dolce..ad essere l'amica perfetta.. la ragazza perfetta.. la figlia perfetta..
Ho cercato di essere comprensiva..e imparato a fregarmene.. a dire sempre sì.. e a dire di no..

Ho provato a sentirmi forte.. a reggere il peso del mondo sulle spalle.
Ho imparato a non piangere.. a non sognare.. a sentire gli altri e mai me stessa.. ad ascoltare i loro pensieri e fregarmene dei miei..
Ho tentato di trovare una soluzione a tutto.. a tutti.. ho saputo fingere.. nascondere i miei sentimenti.. ho saputo combattere tante battaglie.. e perderne altrettante..
Ho camminato allo stesso passo della felicità.. e caduta nel baratro della tristezza.. ho imparato a vivere senza le persone più importanti della mia vita.. e conosciute altre che non sono riuscite a correre allo stesso ritmo..o forse sono stata io a correre più di loro, a non voler essere raggiunta..
Ho sentito il cuore giorno dopo giorno indurirsi.. e tornare a sorridere.. e poi ripiombare nel buio più nero. ho imparato a non dare peso ai problemi degli altri.. e neanche ai miei.. ma ad esserci sempre se qualcuno ha bisogno di me..ho lottato contro la tristezza.. la voglia di non esserci.. contro il bisogno di sparire.. ho desiderato partire e non tornare.. e aver sentito l'istinto di restare..
Ho cercato di essere 1000 cose.. ma mai me stessa.. sono stata un miliardo di idee.. di essenze.. da non sapere più chi sono.. cosa voglio.. cosa vorrei essere.. e soprattutto se voglio..




...è come quando ti perdi.. e all'improvviso non sai più da che parte andare.. non sai più qual è la via giusta.. quella da seguire.. e lì devi solo seguire l'istinto.. prendere una meta a caso e vedere dove ti porta..ed io che devo fare? come si fa a capire il rumore che hai dentro? come si fa ad ascoltare?

sabato 28 giugno 2008

maledetta sfortuna!!!

mamma mia da qnt tempo non aggiornavo qst blog... ma daltronde sono appena tornata dalla calabria e non ho avuto modo!!! cmq mi sono gustata un'anteprima delle vacanze...ovvero una settimana, mare la mattina, studio il pomeriggio, notte sveglia perchè per il caldo non si riusciva a chiudere occhio..ma non mi lamento. Sono scesa in occasione del matrimonio di mia cugina.. bellissimo..un sogno..una favola!!! qnd avrò un pò di tempo metterò qlc foto!!! E la mia cucciola come è cresciuta!!! E' un amore di bimba!!!
A parte ciò, il che è la parte andata bene, ho avuto anche un pò di tempo per fare qlc riflessione... ti accorgi che alcune persone che pensavi fossero in un certo modo non lo sono affatto e la cosa ti delude nel profondo perchè ci tenevi, ci credevi fino in fondo... e la cosa peggiore è il venir a sapere di certe cose da altre persone e non direttamente dalla persona interessata... non ha avuto il coraggio!!! bene... sono contenta così... in un rapporto di amicizia che pensi sia sincero qst è la miglior cosa che possa accadere!! viva la sincerità!!! non so come andrà a finire perchè sinceramente non saprei come affrontare il discorso, ma quello che è sicuro è che custodirò gelosamente i ricordi dei momenti vissuti passati ma non spererò più in un futuro! questo è certo!!! perdono ma non dimentico!! a parte lo sfogo... ma perchè le becco tutte io ste persone... sarà possibile che la fortuna mi vede, mi sorride con ql sorrisino a presa in giro, si avvicina un pò giusto per farmi assaporare quello che potrebbe essere se... poi scoppia in una risata assurda e va via lasciandomi a bocca asciutta?!? il bello è che con me non funzione nemmeno il famoso detto "sfortunata in gioco, fortunata in amore"!!! IO??? SFORTUNATA in tutto!!! troverò un modo per aggirarla sta fortuna!!!!!

martedì 3 giugno 2008

...pensieri...

Adesso sono qui, che ti aspetto, aspetto te che non tonerai... Forse, boh, non so... queste sono le parole che mi portano avanti e sono tutto per me, le indecisioni sul tuo ritorno sono piccole speranze che fanno stare male perché so che sono illusioni. Dopotutto le speranze sono immaginarie, niente di concreto, e se accade quello per cui tanto abbiamo pregato è solo fortuna... "Non ce la faccio a stare con un altro, al solo pensiero mi viene il disgusto, non avrei neanche rispetto di me, perché io amo te e devo stare con te per essere felice" ...ma quando questo non è possibile e tutti ti cercano tranne lui non ti senti una regina... anzi... una nullità, perché quello che vuoi davvero, ciò per cui vivi, la ragione del tuo amore e dolore non vuole te... allora ti chiedi perché tu vuoi proprio lui e nessun altro e ti sembra impossibile che lui non provi lo stesso, quindi pensi che se lui non ti amasse neanche tu lo ameresti e ci credi in questo ed è così che piano piano, grazie ai giorni, gli dici tutto in una lettera, e dopo sei felice anche se a lui non importa niente delle tue parole, tu sai che hai fatto la cosa migliore... e non sei impaziente della sua risposta perché stai già sognando di riabbraciarlo e le speranze sono aumentate e stanno diventando concrete da tutto il sentimento che ci metti, ma quel "forse, boh, non so..." rimane e non andrà mai via, finché... non lo vedrai di nuovo accanto a te, o mentre bacia un'altra... queste sono le uniche due soluzioni che ci possono essere.
Probabilmente in pochi capiranno qst sfogo, o forse nessuno, meglio... non c'è niente da capire, solo da vivere, aspettare e vedere ciò che la vita ti può offrire!!!

sabato 31 maggio 2008

tiriamo le somme?!?

I giorni sono passati, i corsi sono finiti... ebbene sì, è il 31 maggio... mamma mia come è tardi, ora c'è da studiare peso!!! e da quanto tempo non scrivevo più su qst blog...ma d'altronde sono state giornate intense e non ho avuto un attimo di tempo... beh, che dire di qst corso di informatica? Inusuale, affascinante, travolgente... sì, perchè prima internet per me non esisteva, serviva solo per fare delle ricerche, e adesso devo dire che il tempo che ho cominciato a passare su internet è più di quello che passo sui libri... vabbè non esageriamo... cmq qst è stata un'esperienza unica.. tramite tutti i blog ho conosciuto persone che a lezione non avrei potuto conoscere!! ho imparato ad usare strumenti nuovi, tipo PubMed, di cui prima ignoravo l'esistenza, oppure delicious e twitter... Ho scoperto un nuovo mondo... ma qst non sarebbe stato possibile se non ci avesse "guidati" un professore tanto grintoso... grande prof...arf...continui così!!!
Una parola per riassumere il mio commento sul corso: INDESCRIVIBILE... talmente diverso dagli altri corsi fatti da uno solo che parla e gli altri che seguono... qui tutti parliamo e tutti seguiamo!!! magari fossero tutti così i corsi...

P.S. anche se l'esperienza di informatica sta finendo, io non abbandonerò qst blog perchè ormai è diventato parte di me... se all'inizio mi dicevo: "non sono mai riuscita a tenere nemmeno un diario, figuriamoci se posso tenere un blog.." adesso dico: "mi impegnerò a portarlo avanti..sicuro!"

sabato 10 maggio 2008

...I Have A Dream...

...causa esame di anatomia, questo compito 8 è arrivato molto ma molto in ritardo, ma cmq "meglio tardi che mai"!!

Beh, devo dire che il Prof. de Bernard ha detto cose stravere ma che cmq per molto tempo ancora rimarranno solo utopia!!!
Penso che ormai sia inutile ribadire quanto il rapporto maestro-allievo, se non in rarissimi casi, sia fatto solo di parole, parole soltanto parole…
Nella mia carriera scolastica ho conosciuto solo uno, al massimo due insegnanti con cui questo rapporto si sia risolto in un rapporto sincero di affetto, amicizia, stima che dura ancora oggi dopo diversi anni… In relazione alle mie esperienze, penso che il rapporto maestro-allievo, per essere produttivo al massimo, debba riflettere alcuni capisaldi riassumibili in poche parole sparse: STIMA, RISPETTO, AMMIRAZIONE, PASSIONE
L’allievo deve rispettare il suo maestro e affidargli tutta la sua stima, in quanto questo è necessario per accettare il suo insegnamento; l’allievo ha bisogno di ammirare il suo maestro perché questo crea la volontà e il desiderio di ricevere l’insegnamento del maestro stesso. Allo stesso modo il maestro deve rispettare il suo allievo e trasmettergli l’amore che lui stesso prova per la sua disciplina e desiderare che questa appassioni anche l’allievo..
Nella maggior parte dei casi, però, ho riscontrato una situazione simile a quella descritta da Charles Dickens in “Hard Times”: gli studenti sono visti come “little pitchers to be filled so full of fact and figures”. E con amarezza devo dire che questo succede anche, forse soprattutto, all’università. I docenti ci trattano come contenitori da riempire di nozioni che per la maggior parte, dopo l’esame, saranno dimenticate; ci tirano e sbattono i libretti in faccia se un esame non è stato brillante, ci bocciano all’esame se invece di usare un certo termine usiamo un sinonimo dello stesso o se non ci ricordiamo una minima cosa…
Non che questi atteggiamenti appartengano a tutti…ma alla maggior parte sì!! Ma io mi chiedo, visto che siamo in una Facoltà di Medicina, si rendono conto questi docenti che un domani avremo a che fare con dei pazienti? Come li dovremo trattare? Certamente non come ci insegnano loro! Sicuramente non sbatteremo loro una ricetta nel viso, non li riempiremo di paroloni incomprensibili per spiegare ciò che hanno ma cercheremo di instaurare con loro un rapporto di FIDUCIA e STIMA reciproca. Allora perché i docenti ci insegnano tutt’altro?
Un medico deve essere sintonizzato sempre su una frequenza, sempre in ascolto, pronto a mettersi nei panni degli altri e una delle sue qualità essenziali deve essere l’interesse per l’uomo in quanto il segreto della cura del paziente è averne cura. In primo luogo è importante per il medico saper ascoltare, sapersi fare recettore di tutto ciò che un paziente porta, deve “raccogliere nella cartella clinica del paziente non solo i dati ovvi (nome e luogo di nascita, precedenti malattie ecc.) ma anche altre informazioni […] non basta raccogliere i fatti salienti sullo stato attuale morboso, ma anche, che è altrettanto importante, ricevere dalla conversazione informazioni sullo stile di vita del paziente, il vissuto nell’ambiente familiare e\o di lavoro, il suo modo di affrontare il “mestiere di vivere”, ricordando che il corpo e la mente sono inscindibili e che il primo è lo specchio della seconda” (cit. dall’intervento del Prof. De Bernard).
Inoltre, il medico deve saper comunicare, spiegare al paziente con un linguaggio accessibile la sua eventuale malattia, il senso degli esami che affronterà e l’iter terapeutico che andrà ad intraprendere.
Ma la cosa più importante è che il medico deve dimostrare UMANITA’ nei confronti del paziente e mettersi al suo pari abbandonando atteggiamenti di superiorità ricordandosi che siamo figli tutti dello stesso Dio e nessuno è un essere privilegiato rispetto agli altri!!

domenica 20 aprile 2008

SALSA!

Una delle mie passioni (oltre ad Antonacci ovviamente) è senza dubbio la salsa!!
Mi sono accostata a questo mondo circa due anni fa e, nonostante abbia frequentato solo per pochi mesi la scuola di danza, la salsa mi è entrata nel cuore e non appena sento un ritmo cubano non posso resistere… devo ballare, ballare, ballare!!! Peccato che scarseggino i ballerini!!!
Cmq in qualsiasi posto del mondo si nomini questa parola, tutti sapranno di cosa si sta parlando. Un ritmo caldo e piccante, che ti obbliga a muover le gambe ondeggiando. Salsa è, in realtà, un termine "ombrello" che comprende diversi ritmi caraibici e cubani come il Son, il Cha-Cha-Cha o il Merengue. Rappresenta più un sentimento che un ritmo o espressione musicale specifico. La Salsa non è sempre veloce e intensa; bensí può anche essere lenta, romantica o un mix di entrambi i tipi di ritmo.

Esistono varie scuole, stili e tecniche diverse; tuttavia le principali sono la salsa cubana e la salsa portoricana, le quali a loro volta possono dividersi in altre sottocategorie.
Pur esistendo sequenze di movimenti predefinite, chiamate figure o coreografie, la concatenazione di queste l'una all'altra è basata sull'improvvisazione; sta quindi alla fantasia dei ballerini costruire i vari passi di danza durante tutto l'arco del brano.
Nei paesi d'origine, il ballo della salsa ha sempre fatto parte della cultura e dell'identità collettiva in modo molto radicato. La versione che ne è stata esportata nel mondo occidentale, ad uso delle scuole di danza, dei circoli, delle balere
, è spesso "ripulita" e confezionata secondo lo stile della salsa da spettacolo, contrapposto invece alla salsa da strada, ovvero quella propria dei paesi caraibici.
Nella salsa da strada, ritroviamo infatti un modo di ballare legato all'improvvisazione estemporanea, a volte poco coreografico, e improntato soprattutto nei movimenti corporei effettuati in perfetta sintonia con il partner.
La salsa da spettacolo, invece, è più figurata e costruita, si dà maggiore risalto allo stile dei movimenti negli spazi e nei tempi "canonici" del ritmo, numerose sono le coreografie e le sequenze di passi codificate e acquisite come bagaglio personale dei ballerini; e a volte, ciò va a discapito della "spontaneità" istintiva nel sentire 'proprio' il ritmo e le vibrazioni musicali. Ad ogni buon conto, pregi e difetti sussistono in entrambi gli stili.


domenica 13 aprile 2008

Che cos'è l'amicizia?

Girovagando per internet ho trovato un qlc che vorrei condividere con voi...
Per me è un periodo un pò strano... pensieri strani... situazioni strane... e qst post cade proprio, come si suol dire, a fagiuolo!!!

Che cos’è l’amicizia?


"Che cos’è l’amicizia?
Cosa lega due amici tra loro?
Quando è vera amicizia e non semplice conoscenza?
Che cos’è l’Amicizia con la A maiuscola?
Come trovare la vera amicizia?
[...]
Vediamo un po’.

Wikipedia definisce l’amicizia come: “un sentimento di affetto vivo e reciproco tra due o più persone dello stesso o di differente sesso, ma anche tra esseri umani ed esseri appartenenti al mondo degli animali. È considerato uno dei più importanti stati emozionali, dopo l’amore universale, alla base della vita sociale, perché fonte di collaborazione al benessere comune, aiuto e condivisione di momenti importanti.”
Sul dizionario ho trovato la seguente definizione: “il legame affettuoso fra due o più persone, nato dalla consuetudine e da affinità di sentimento, tenuto saldo da una reciproca stima e considerazione.”
Per Cicerone l’amicizia “non è altro che un accordo perfetto su tutte le cose divine ed umane, accompagnato da benevolenza e da amore”.
Vediamo di trovare altri punti.

L’Amicizia è:
1) Condivisione di segreti e complicità
2) Affinità di natura e comunanza di ispirazioni
3) Passare insieme dei momenti unici
4) Condividere un giocattolo
5) Fiducia e intesa reciproca
6) Potersi rilassare e lasciarsi andare
7) Poter sempre e comunque contare sull’altro
8) Un sorriso al momento giusto
9) Parlare lo stesso linguaggio
10) Capirsi con uno sguardo"


Ebbene sì... questo post ha espresso in poche parole quello che penso io... ma forse quello che penso io è riferito semplicemente ad un concetto di amicizia idealizzato, non reale... sarà il caso, sarà quello che succede nella vita di tutti i giorni, ma penso realmente di non aver mai incontrato la vera amicizia... fino a pochi giorni fa ero convinta che esistesse ma adesso...non ne sono più sicura... Spero che andando avanti ciò che ho appena scritto si riveli sbagliato... spero che torni tutto come prima!!! (...a buon intenditore poche parole...)

A proposito di "I Care"...

Approfitto dell'occasione di parlare di quell'inaspettato quanto sorprendente seminario per esternare dei pensieri che mi stanno assillando da alcuni giorni...

Sinceramente non ero poi tanto entusiasta di rimanere ad un seminario di informatica... pensavo fosse una di quelle solite lezioni in cui qualcuno parla di qualcosa che nemmeno ti interessa... e all'inizio sembrava così...

La Prof.ssa Berlingeri parlava di Diritto d'Autore, Copyright, bla bla bla, bande di criminali e su e giù... Ma poi qualcuno interrompe e lì inizia il bello... Io all'inizio sono rimasta a bocca aperta, interdetta... Mi chiedevo "ma sarà organizzato?" Ripensando poi al prof. ho capito tutto... "ma certo! E' stato lui!!" ci ha incastrati facendoci pensare che fosse una cosa noiosissima e invece... Una banda di clown, studenti di medicina e non, che si impegnano per portare un sorriso a chi purtroppo non ha più voglia di sorridere, che si impegnano a portare VITA a chi non ha più voglia di vivere!!! Ragazzi da ammirare, portatori e rappresentanti di quel principio "I Care"! Farsi carico dei problemi degli altri per provare a risolverli... Mostrare SOLIDARIETA' nei confronti di chi ne ha bisogno... Ma cosa più ammirevole, cercare di far star bene e far ridere persone che non stanno affatto bene!!!

A vedere loro e a sentirli parlare mi è venuta voglia di fare qualcosa di più, perchè quello che si fa non è mai abbastanza! Mi è venuta voglia di mettere in atto quell'"I Care" cercando sempre di capire quello che possa significare nelle varie situazioni e nei vari contesti (...ecco che torna il valore del contesto!...)

Ma poi mi guardo intorno e mi chiedo: "ma l'avranno capito tutti cosa significhi "I Care"?" non penso... sentir affermare da qualcuno: " Sarà che vengo per Careggi a fare il buffone? La medicina deve essre una cosa seria, non una buffonata!" mi ha fatto cadere le braccia! Poi mi accorgo degli atteggiamenti di superiorità e mi chiedo: "Come potrà un futuro medico rapportarsi in questo modo ad un paziente?" a questo punto mi sembra opportuno citare una battuta del prof. : RAGAZZI, SCENDIAMO DAL PIEDISTALLO PERCHE' PIU' SI SALE PIU' SI DIVENTA PICCINI!!!

E' necessario tentare di tutto per porsi nel miglior modo possibile di fronte ad un paziente o a qualsiasi altra persona e se per portare un SORRISO, per portare ALLEGRIA è necessario vestirsi da clown e fare i "buffoni" ben venga, sarò la prima a farlo e non me ne vergognerò!



"Questa terapia offre conforto umano, amicizia e un sorriso per migliorare la qualità della vita del paziente. La tendenza, attenta soprattutto ai piccoli pazienti, non intende sostituirsi alle cure ospedaliere ma trae vantaggio dai benefici del sorriso sull'organismo. Infatti è un esercizio muscolare e respiratorio, che distende e permette un fenomeno di purificazione e liberazione delle vie respiratorie superiori. L’aumento degli scambi polmonari tende ad abbassare il tasso di colesterolo nel sangue, promuovendo un effetto benefico. Si può quindi affermare che il riso ha un ruolo di prevenzione dell’arteriosclerosi. Ridere combatte la stitichezza perché provoca una tale ginnastica addominale che massaggia in profondità l’apparato digestivo. Combatte la debolezza fisica e mentale: la sua azione infatti causa una riduzione degli effetti nocivi dello stress. Calma il dolore in quanto distrae l’attenzione da esso. Ridere contribuisce a donare gioia di vivere e quindi ha proprietà antidepressive. Fa diminuire l’insonnia perché diminuisce le tensioni interne. E’ il mezzo più sano per vivere meglio e più a lungo possibile, sfidando le frustrazioni della vita."


Ridere insomma nuoce gravemente alla malattia.


Concludo facendo i miei complimanti ai ragazzi "clown" e accordandogli tutta la mia stima e ammirazione!

Bravi ragazzi, continuate a fare i "buffoni" se questo serve a dare VITA!!!


domenica 6 aprile 2008

Incancellabile...

(dedicato a G.)

A volte mi domando se,

Vivrei lo stesso senza te,

Se ti saprei dimenticare.

Ma passa un attimo e tu sei,

Sei tutto quello che vorrei

Incancellabile oramai!

Sembrava un'altra storia che,

Il tempo porta via con se,

Tu non lasciarmi mai!

Tu non lasciarmi!

E più mi manchi, più tu stai

Al centro dei pensieri miei

Tu non lasciarmi mai

Perché oramai sarai

Incancellabile

Con la tua voce, l'allegria

Che dentro me non va più via

Come un tatuaggio sulla pelle.

Ti vedo dentro gli occhi suoi,

Ti cerco quando non ci sei

Sulle mie labbra sento la voglia

Che ho di te

Così profondamente mio

Non ho mai avuto niente io

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi

E più ti guardo e più lo sai

Di te io m'innamorerei

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi,

Non farlo mai perché

Se guardo il cielo

Io sento che sarai

Incancellabile oramai oh no!

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi

Incancellabile tu sei

Nei miei respiri e i giorni miei

Tu non lasciarmi mai

E si fa grande dentro me

Questo bisogno che ho di te

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi

Tu non lasciarmi

Tu non lasciarmi

Oh no

E più mi manchi e più tu sei

Al centro dei pensieri miei

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi mai

Tu non lasciarmi

Da sola senza te

Ora e per sempre

Resterai dentro I miei occhi

Incancellabile

LA MATEMATICA … CHE PASSIONE!!!

La Matematica è sempre stata la mia passione tant’è che, se non fossi entrata a Medicina, mi sarei sicuramente iscritta a Matematica nonostante tutti, e dico tutti, me la sconsigliassero dato che è una facoltà dura e che, secondo loro, porta a pochi sbocchi lavorativi. Io, tuttavia, ho un’opinione diametralmente opposta: una mente in grado di pensare anche in termini matematici è in grado di fare quasi tutto e di adattarsi alle più varie situazioni!!!
Devo dire però che, nonostante la Matematica sia FONDAMENTALE, non viene proposta nel modo migliore dalla stragrande maggioranza dei docenti… ne parlo per esperienza personale… lasciando stare il fatto che io, in 13 anni di studi, ho cambiato ben 8 insegnanti di Matematica (continuità zero), quasi nessuno è stato in grado di coinvolgermi più di tanto nelle lezioni… eh no… quasi tutti spiattellavano quelle formulette alla lavagna senza alcuna spiegazione, obbligatorio impararle tutte a mente per poterle applicare nel risolvere i problemi… PROBLEMI: la parola giusta… problema era capire come applicare quelle formulette oppure quale di quelle formulette applicare… lo stesso problema sarebbe decidere se mettere del sale o dello zucchero se non sai se fare un dolce o una torta salata!!!
“…è impossibile incrementare la motivazione alla matematica se la matematica non gode di valore, di attrattiva nella mente o nello spazio vitale di un allievo e se la relazione dell’allievo con l’insegnante di matematica è pessima. In questo caso un obiettivo della didattica della matematica è quello di far emergere, all’interno del campo dell’esperienza dello scolaro, la desiderabilità della matematica. Solo a questo punto nasce il piacere di risolvere esercizi di matematica.” (citazione da un articolo di Mario Polito,
Apprendimento ed insegnamento secondo la Teoria della Gestalt)

No… non mi sono mai accontentata di quelle lezioni e, nonostante abbia sempre rispettato i miei professori (perché tutti i professori vanno rispettati), non li ho mai stimati fino in fondo… Devo doverosamente trarre fuori da questo discorso i due miei salvatori: la maestra Giuseppina B. (dei primi 3 anni delle elementari), la quale mi aperto gli occhi davanti alla Matematica (e non solo) e per prima me l’ha fatta amare, e il prof. Guglielmo I. (di V liceo) che dopo anni di insegnamento disastroso e di un atteggiamento ostile nei confronti della Matematica mi ha fatto riscoprire l’amore per essa!!! Infatti è stato lui la molla che mi avrebbe portato ad iscrivermi a quella facoltà: la voglia di raggiungere un grado di cultura come la sua, non indifferente, la voglia di risolvere qualsiasi quesito, la capacità di cercare strade differenti per aggirare un calcolo difficoltoso… Tutte cose che, a pensarci bene, sono riportabili alla vita di ogni giorno: saziare la voglia di sapere essendo comunque coscienti di non poter mai raggiungere un grado di sapienza infinito ma nonostante questo tentarci, come i Romantici tendevano all’infinito con un incessante Streben, un tendere perenne verso un qualcosa che va al di là dei limiti del finito.
La dimostrazione del fatto che non mi sono mai accontentata delle semplici lezioni scolastiche risiede nel fatto che io di Matematica non ho mai avuto un libro solo…. Quello mi hanno consigliato e solo quello ho comprato? NO. Assolutamente no! Basti solo pensare che per l’ultimo anno di liceo avevo 5 libri di Matematica in più… mica noccioline!!! Questa però sono io… non posso nascondere che molti dei miei compagni non ci mettevano le mani oppure le mani se le mettevano nei capelli non appena veniva fissato un compito… Terrore… terrore più assoluto… paura di prendere un votaccio… eppure penso che per un compito di Matematica la preoccupazione non deve mai essere il voto… forse è l’unica materia in cui il voto numerico con i numeri non ha niente a che fare… sarà pur difficile risolvere quelle paginate di esercizi ma l’ansia di volerli risolvere tutti a tutti i costi no!!!


Da quanto detto è facile capire che sono sempre stata una patita di Matematica… non sempre sono riuscita a risolvere problemi, esercizi, equazioni, ma l’importante per me era provarci e non arrendersi nel momento della difficoltà…l’importante era riuscire ad impostare un ragionamento compiuto… come si dice per una gara o un concorso: l’importante non è vincere, è partecipare…

N° parole: 698
Prof…lo so che sono un po’ troppe… ma non mi può chiedere di parlare di Matematica in 200 parole… per me, che adoro la Matematica, 698 sono anche troppo poche… ne avrei avute cose da dire ancora… Cmq se sono davvero troppe me lo faccia sapere, cercherò di scrivere un post più breve e di addensare il tutto in poche parole!!!

giovedì 3 aprile 2008

PubMed (compito 3)

Premetto che ho iniziato da poco a spippolare con PubMed e ancora non ci ho preso confidenza ma, dopo aver fatto delle ricerche, alcune si sono rivelate produttive… La ricerca a cui ho dedicato più tempo è stata quella relativa all’HIV… in un primo tempo, digitando HIV in Search PubMed for, mi sono comparsi 183128 risultati… un po’ troppi, no? Allora ho ristretto la ricerca ponendo dei Limits e cioè: Published in the last 180 days & Human…. 2443 risultati… ancora troppi!! Ho cercato quindi articoli più recenti published in the last 30 days… 18 articoli… adesso un numero più accettabile!!! Logicamente non li ho letti tutti ma mi sono concentrata su alcuni tra cui Cancer vaccines: an overview ma non diceva niente di specifico sull’HIV… Quindi ho cercato tra i Related Links e mi son data da fare… Dato il mio interesse per questo argomento, ho letto un bel po’ di articoli e ritengo che i più interessanti siano questi:

1-A review of vaccine research and development: the human immunodeficiency virus (HIV)
2-An HIV vaccine: how and when?
3-Designing an effective AIDS vaccine: Strategies and current status

Quest'ultimo è un pò più recente degli altri (2008 Feb 5) e penso sia interessante in quanto spiega le ultime novità sui vaccini e i progetti futuri in questo campo!!!

Per qnt riguarda l'utilità di PubMed, penso che sia un'ottima fonte di testi di medicina e per un medico (o futuro medico) è un ottimo strumento per tenersi aggiornato e avere uno scambio scientifico accedendo ai lavori dei propri colleghi.

N° parole: 258
...ho sforato un pò con le parole... ma togliendo quelle dei link sono 227...
troppe?? ma no... via... un pò di flessibilità!!!

lunedì 31 marzo 2008

...Giornata pensierosa...

A volte sembra che ti manchi qualcosa… in effetti ci pensi e ti accorgi che ti manca davvero quel qualcosa o quel qualcuno che solo pochi hanno!!!
E quando ti sembra di averlo trovato, quel qualcosa ti sfugge… ti vola via lontano… troppo lontano da te, quindi cerchi di non pensarci “perché si sono scelte strade troppo differenti”… ma a quel punto non puoi fare a meno di pensarci e ogni volta che ci pensi ti crolla il mondo addosso… perché?... perché vorresti averlo vicino… ma non c’è!! Caspita… quando lo avevi vicino non lo vedevi e solo ora ti accorgi che ti manca??? E’ proprio vero: senti che una persona è davvero importante solo quando non puoi averla vicino!!!
E allora pensi, pensi, pensi e ripensi e quel pensiero incessante ti distoglie da tutto quello che fai e che devi fare e ti porta in un mondo parallelo in cui non esiste niente e nessuno, solo tu e lui… un mondo in cui cerchi di immaginare come sarebbe potuta essere la realtà tra voi due… ma poi… un semplice rumore, anche il più frivolo quale il ronzio di una mosca, ti riporta alla realtà facendoti rendere conto che è solo un SOGNO, un sogno ad occhi aperti, che vorresti realizzato, ma al momento è questa la realtà: tu qui sola e lui lontano, troppo lontano da te!!!
Ma adesso basta, “scrivere e scrivere non basterebbe, non sarebbe abbastanza… ti dico solo che tu mi vai, che tu sei tu….”
G. I miss you!!!

domenica 30 marzo 2008

Casa dolce casa

Dopo 10 giorni di fantastica vacanza in Calabria sono rientrata a casa... e finalmente posso tornare a scrivere.... e a rimettermi in pari con i compiti di informatica!!!

Devo dire che qst vacanza è proprio volata...nel vero senso della parola... i giorni sono passati e non me ne sono nemmeno resa conto...

Sarà perchè sono stata piena di impegni...

Ma soprattutto è stata la mia CUCCIOLA a riempirmi le giornate... ecco.. vi presento la mia cuginetta di qs 3 mesi: Chiara!!! Non è fantastica???

Senza nulla togliere anche agli altri cugini a cui voglio un bene dell'anima!!!


Vabbè... cugini a parte.. tornando a casa, ieri, mi sono fermata alla Reggia di Caserta... Bellissima, imponente, spettacolare!!!






Ma adesso si torna alla realtà: Studiare!!!!
Quindi vi lascio perchè sono abbastanza indietro con lo studio!!!
A presto!

domenica 23 marzo 2008

Pasqua in Calabria

salve a tutti...
mi scuso per la mia prolungata assenza ma, purtroppo, in Calabria non ho Internet... quindi ne approfitto adesso con un computer di fortuna per farvi gli auguri!!!
BUONA PASQUA!!!

tornerò presto a scrivere...non so quando...
A presto!!!

domenica 16 marzo 2008

SOCIAL NETWORKING (compito 1)

Ho deciso di trattare questo argomento perché ormai se ne sente parlare da un po’ di tempo ma, ad essere sincera, non avevo ancora ben capito di cosa si trattasse, allora mi son data da fare con ricerche varie e l’ho scoperto…


Sembra incredibile come possa essere possibile che persone che fino a qualche anno fa si incontravano fisicamente nelle piazze, nei bar, nei principali luoghi di ritrovo, adesso si incontrano virtualmente su Internet… ebbene si… il social networking è proprio questo: è la costruzione di una rete sociale in internet in cui tutti possono collaborare, incontrarsi, condividere passioni, cooperare utilizzando degli strumenti relativamente facili, quali i blog e i wiki. Come dire? Una società a portata di click!!!
In questi ultimi anni la versione di Internet delle reti sociali è una delle forme più evolute della comunicazione in rete e penso che continuerà ad evolversi infrangendo la cosiddetta “regola dei 150” la quale afferma che, come calcolato da studi di sociologia e antropologia, le dimensioni di una vera rete sociale sono limitate a circa 150 membri.
E allora che aspettiamo?? Continuiamo anche noi ad infrangere questa regola che ad oggi si sta già dimostrando traballante!!!

N° PAROLE: 196

lunedì 10 marzo 2008

la VITA... un teatro dell'assurdo!!!

Avete presente Vladimir e Estragon in “Waiting for Godot” di Beckett??
Sì… quei due che passano le giornate intere aspettando qualcuno che non arriverà mai???
…e parlano… e litigano… e ancora parlano…
La loro giornata, uguale a tutte le altre giornate, intenzionalmen te priva di eventi e ripetitiva, simbolizza la NOIA e l’ASSENZA DI SIGNIFICATO della vita!!!
…e ricorre la frase:
NOTHING TO BE DONE!!


Ecco… io mi sento come loro…
Aspetto… aspetto… aspetto… ma non arriva mai niente!
NOTHING TO BE DONE!!
Poi penso positivo e dico: “se fino ad ora non è arrivato… arriverà!”
Ma intanto NOTHING TO BE DONE!!
Poi ripenso a ciò che ho davanti… una vita intera.. e quell’assenza di significato può essere colmata con un SIGNIFICATO che le darò io stessa…
E’ tutta una questione di SCELTE!!! Speriamo quelle giuste!!!
Per ora posso dire che la parola d’ordine è
VOLTARE PAGINA!!!
…CHIUDERE UN CAPITOLO E SCRIVERNE UNO NUOVO!!!

sabato 8 marzo 2008

...e così inizio...

Salve a tutti… miei cari medici!!
Che dire? Un blog IO? Non ci credo!!! Non ci posso credere!!!
Io che ho litigato con il computer e ancora non ci ho fatto pace!!!


Devo confessare che io non amo mettere a nudo la mia vita… quindi non credo di poter scrivere molto di personale qui!! Cercherò di farlo… ma non assicuro nulla!!!

Inizio dicendo che sono una fan sfegatata di Biagio Antonacci… forse lo si poteva intuire dal titolo del blog… Immagina… e dal mio indirizzo… Coccinella!!!
Biagio è Biagio
…mi apre all’IMMAGINAZIONE
Immagina, se sangue fosse fragola
se rabbia fosse una carezza
se odio fosse bacio in bocca

…alla RIFLESSIONE
Immagina, quei giorni che hai dato tutto
e che nessuno lo ha capito
e ti sei sciolto in lacrime

…al SOGNO
Immagina, quando sognavi timido
nei pomeriggi da inventare
di nebbia e di rivincite


Ascoltare per credere…
Per ora vi saluto colleghi… e a presto!!
Kisses