domenica 6 aprile 2008

LA MATEMATICA … CHE PASSIONE!!!

La Matematica è sempre stata la mia passione tant’è che, se non fossi entrata a Medicina, mi sarei sicuramente iscritta a Matematica nonostante tutti, e dico tutti, me la sconsigliassero dato che è una facoltà dura e che, secondo loro, porta a pochi sbocchi lavorativi. Io, tuttavia, ho un’opinione diametralmente opposta: una mente in grado di pensare anche in termini matematici è in grado di fare quasi tutto e di adattarsi alle più varie situazioni!!!
Devo dire però che, nonostante la Matematica sia FONDAMENTALE, non viene proposta nel modo migliore dalla stragrande maggioranza dei docenti… ne parlo per esperienza personale… lasciando stare il fatto che io, in 13 anni di studi, ho cambiato ben 8 insegnanti di Matematica (continuità zero), quasi nessuno è stato in grado di coinvolgermi più di tanto nelle lezioni… eh no… quasi tutti spiattellavano quelle formulette alla lavagna senza alcuna spiegazione, obbligatorio impararle tutte a mente per poterle applicare nel risolvere i problemi… PROBLEMI: la parola giusta… problema era capire come applicare quelle formulette oppure quale di quelle formulette applicare… lo stesso problema sarebbe decidere se mettere del sale o dello zucchero se non sai se fare un dolce o una torta salata!!!
“…è impossibile incrementare la motivazione alla matematica se la matematica non gode di valore, di attrattiva nella mente o nello spazio vitale di un allievo e se la relazione dell’allievo con l’insegnante di matematica è pessima. In questo caso un obiettivo della didattica della matematica è quello di far emergere, all’interno del campo dell’esperienza dello scolaro, la desiderabilità della matematica. Solo a questo punto nasce il piacere di risolvere esercizi di matematica.” (citazione da un articolo di Mario Polito,
Apprendimento ed insegnamento secondo la Teoria della Gestalt)

No… non mi sono mai accontentata di quelle lezioni e, nonostante abbia sempre rispettato i miei professori (perché tutti i professori vanno rispettati), non li ho mai stimati fino in fondo… Devo doverosamente trarre fuori da questo discorso i due miei salvatori: la maestra Giuseppina B. (dei primi 3 anni delle elementari), la quale mi aperto gli occhi davanti alla Matematica (e non solo) e per prima me l’ha fatta amare, e il prof. Guglielmo I. (di V liceo) che dopo anni di insegnamento disastroso e di un atteggiamento ostile nei confronti della Matematica mi ha fatto riscoprire l’amore per essa!!! Infatti è stato lui la molla che mi avrebbe portato ad iscrivermi a quella facoltà: la voglia di raggiungere un grado di cultura come la sua, non indifferente, la voglia di risolvere qualsiasi quesito, la capacità di cercare strade differenti per aggirare un calcolo difficoltoso… Tutte cose che, a pensarci bene, sono riportabili alla vita di ogni giorno: saziare la voglia di sapere essendo comunque coscienti di non poter mai raggiungere un grado di sapienza infinito ma nonostante questo tentarci, come i Romantici tendevano all’infinito con un incessante Streben, un tendere perenne verso un qualcosa che va al di là dei limiti del finito.
La dimostrazione del fatto che non mi sono mai accontentata delle semplici lezioni scolastiche risiede nel fatto che io di Matematica non ho mai avuto un libro solo…. Quello mi hanno consigliato e solo quello ho comprato? NO. Assolutamente no! Basti solo pensare che per l’ultimo anno di liceo avevo 5 libri di Matematica in più… mica noccioline!!! Questa però sono io… non posso nascondere che molti dei miei compagni non ci mettevano le mani oppure le mani se le mettevano nei capelli non appena veniva fissato un compito… Terrore… terrore più assoluto… paura di prendere un votaccio… eppure penso che per un compito di Matematica la preoccupazione non deve mai essere il voto… forse è l’unica materia in cui il voto numerico con i numeri non ha niente a che fare… sarà pur difficile risolvere quelle paginate di esercizi ma l’ansia di volerli risolvere tutti a tutti i costi no!!!


Da quanto detto è facile capire che sono sempre stata una patita di Matematica… non sempre sono riuscita a risolvere problemi, esercizi, equazioni, ma l’importante per me era provarci e non arrendersi nel momento della difficoltà…l’importante era riuscire ad impostare un ragionamento compiuto… come si dice per una gara o un concorso: l’importante non è vincere, è partecipare…

N° parole: 698
Prof…lo so che sono un po’ troppe… ma non mi può chiedere di parlare di Matematica in 200 parole… per me, che adoro la Matematica, 698 sono anche troppo poche… ne avrei avute cose da dire ancora… Cmq se sono davvero troppe me lo faccia sapere, cercherò di scrivere un post più breve e di addensare il tutto in poche parole!!!

2 commenti:

Andreas Formiconi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Andreas Formiconi ha detto...

Va benissimo :-)
Oggi ci sono branche della medicina nelle quali la matematica è importante ... chissà ... Ruffini era un medico, credo ...

PS nel commento che ho scancellato avevo messo un errore di ortografia :)