martedì 26 agosto 2008

... PER NON DIMENTICARE...

Certo che a volte la vita è davvero crudele... Ti mette di fronte a delle situazioni che hanno un qualcosa di surreale... tali che stenti a credere che un qualcosa sia successo davvero. Come quando ti porta via un AMICO... un ragazzo di 21 anni... solare e pieno di vita... stroncato da un incidente stradale... troppo giovane... non doveva andarsene così... non ora... non così presto... non se lo meritava... E tu non ci credi, non riesci a crederci, non vuoi crederci... Quello stesso ragazzo per cui hai preso la tua prima cotta, a cui hai dato il tuo primo bacio... ora non c'è più... no, non è possibile... non riesci nemmeno a controllare la rubrica del tuo cellulare per paura di ritrovarti davanti il suo nome con il suo numero, sapendo che se proverai a chiamare non ti risponderà più nessuno...
Non può essere vero... E' triste pensare che ora, quando ti farai un giro, non lo vedrai più su quel suo motorino, non lo potrai più salutare, non potrai più vedere quel sorriso... Anche se ormai erano anni che non ci parlavamo più come prima, ricorderò sempre la sua voglia di vivere, di divertirsi così come me lo farà ricordare quella maglietta al campo sportivo a simboleggiare la sua passione per il calcio...
La cosa più bella, in così tanto dolore, è sapere che lui vive ancora... nel ricordo di tutti gli amici...
Nessuno mai lo dimenticherà!!!
Molto emozionante e toccante è stato il momento in cui i Nomadi, al loro concerto, gli hanno dedicato una canzone da parte dei suoi amici più stretti... sembrava scritta per lui, a descrivere ciò che era successo...

Canzone per un amico
Lunga e diritta correva la strada, l'auto veloce correva;
la dolce estate era già cominciata, vicino lui sorrideva.
Forte la mano teneva il volante, forte il motore cantava.
Non lo sapevi che c'era la morte, quel giorno che ti aspettava?
Non lo sapevi che c'era la morte? Quando si è giovani è strano
poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano.
Non lo sapevi, ma cosa hai sentito quando la strada è impazzita,
quando la macchina è uscita di lato e sopra un'altra è finita?
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha ucciso,
quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita?
Dopo il silenzio soltanto è regnato tra le lamiere contorte:
sull'autostrada cercavi la vita, ma ti ha incontrato la morte.
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire.
Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi,
voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi.
MARIO... hai lasciato un grande vuoto in molti
ma il tuo ricordo lo colmerà e tu vivrai in questo ricordo!!!
Ti voglio bene!!